Il taglio dei tassi operato dalla Banca centrale europea (Bce) è una notizia che in teoria dovrebbe far sorridere tutte le famiglie con un mutuo a tasso variabile. L'abbassamento di 75 punti base del costo del denaro, dal 3,25% al 2,5%, può infatti comportare un sensibile risparmio: per ogni 100mila euro presi a prestito, la rata mensile si abbatterebbe in media dai 25 ai 41 euro (-2,4%/-7,9%) in base alla durata del finanziamento, con un impatto ovviamente maggiore sui prodotti più lunghi. L'effetto si somma a quelli (più o meno di doppia entità) già ottenuti grazie ai tagli dei due mesi precedenti (a inizio ottobre il tasso ufficiale era ancora al 4,25%).
Nella pratica, tuttavia, le cose non stanno esattamente così, almeno non ancora: i mutui variabili indicizzati al tasso di rifinanziamento della Bce non sono ancora disponibili per i risparmiatori e i prodotti tradizionali sono invece agganciati ai tassi Euribor. Questi ultimi sono sì in calo (oggi il tasso a un mese è sceso ancora al 3,33%, quello a 3 mesi al 3,67%), ma si adeguano gradualmente al taglio e occorrerà quindi un po' di pazienza (settimane, forse un mese) per vedere un effetto complessivo di tale entità.
Il Decreto anti-crisi appena varato ha chiesto alle banche di affiancare a partire dal primo gennaio 2009 mutui indicizzati al tasso Bce ai tradizionali prodotti basati sull'Euribor. In questo modo le famiglie avranno la possibilità di agganciare le rate a un valore meno volatile e (al momento) significativamente inferiore. Per valutare l'effettiva convenienza occorrerà tuttavia vedere come gli istituti bancari applicheranno la norma: il precedente Bpm, che ha già presentato un mese fa l'Euromutuo agganciato al tasso Bce, non sembra essere incoraggiante. Il ricarico applicato dalla banca (spread) è di 150 punti base, quindi mediamente più elevato rispetto a quanto praticato sui prodotti Euribor (110 punti base, secondo le stime della relazione tecnica che accompagna il Decreto). Il Mutuo Bce, dunque, sarebbe interessante fintano che la forbice Euribor-Tasso ufficiale resta elevata, ma nel lungo termine potrebbe risultare meno conveniente sotto l'aspetto finanziario.
m.cellino@ilsole24ore.com
L'effetto della sforbiciata |
Il risparmio (virtuale) ottenibile su un mutuo da 100mila euro con un taglio dei tassi Bce di 75 punti base |
Mutuo | 10 anni | 15 anni | 20 anni | 25 anni | 30 anni |
Vecchia rata | 1050 | 779 | 647 | 571 | 522 |
Nuova rata | 1025 | 748 | 612 | 533 | 481 |
Differenza | -25 | -31 | -35 | -38 | -41 |
(in %) | -2,4% | -4,0% | -5,4% | -6,7% | -7,9% |
Nota: Prestito acceso nel dicembre 2005 al tasso Bce+spread 1,5% |
Fonte: Elaborazione Il Sole 24 Ore |